I residui di ossido di etilene o 2-cloroetanolo si trovano non solo negli alimenti ma anche negli additivi alimentari. Sono stati fissati limiti massimi di residui per gli additivi alimentari.
L’ossido di etilene è classificato nell’UE come sostanza cancerogenica e mutagena. La Commissione europea ha ora colmato una lacuna nel regolamento (UE) 231/2012 e ha anche fissato i livelli massimi consentiti per gli additivi alimentari.
La seguente integrazione è stata apportata all’allegato del regolamento (UE) n. 231/2012 dal regolamento (UE) 2022/1396 dell’11.8.2022, entrato in vigore in tutti gli Stati membri il 01.09.22:
“Non è consentito l’uso dell’ossido di etilene negli additivi alimentari a scopo di sterilizzazione. Non è ammessa la presenza di residui di ossido di etilene (somma di ossido di etilene e 2-cloro-etanolo, espressa in ossido di etilene superiori a 0,1 mg/kg, indipendentemente dalla loro origine, negli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008, comprese le miscele di additivi alimentari.”